Lavorare alla NASA potrebbe rappresentare un sogno per molti ma per qualcuno questo sogno potrebbe diventare realtà. In un annuncio pubblico, il famoso ente spaziale americano, ha emesso un comunicato nel quale cerca dei candidati volontari per andare su Marte. La cosa interessante è che per aderire all’iniziativa, non servono le credenziali per diventare astronauta. Basta una laurea scientifica e una buona vista. Ma cosa succede si si viene assunti? Lo stipendio, quello si sarà stellare, oscillerà tra i 66 mila e i 144 mila dollari l’anno.
1969 il viaggio sulla luna
Era una domenica quando allo Studio di via Teulada, il 20 luglio del 1969 l’Italia in bianco e nero aspettava l’allunaggio con l’Apollo11. In studio Tito Stagno. Da Huston l’inviato Ruggero Orlando che pronuncia le fatidiche parole,
“Ha toccato. Ha toccato il suolo lunare”.
Il futuro era appena andato in onda, sotto gli occhi di tutti, complottisti compresi. Quarantasei anni dopo l’annuncio della Nasa: l’agenzia governativa americana ha ufficialmente aperto le selezioni per arruolare astronauti. Ma d’ora in poi (quasi) ogni uomo potrà ambire al sogno proibito di andare nello spazio. Le candidature sono iniziate da pochissimo e i risultati delle selezioni saranno annunciati a metà 2017.
Annuncio della NASA
“La Nasa sta progettando un viaggio ambizioso su Marte e stiamo cercando uomini e donne di talento per aiutarci a raggiungere l’obiettivo, straordinari americani che compiranno il prossimo grande passo nell’esplorazione”, scrive l’amministratore dell’ente ed ex astronauta, Charles Bolden. Che aggiunge: “Questo prossimo gruppo di esploratori spaziali ispirerà la generazione di Marte a raggiungere nuovi risultati ambiziosi e ci aiuterà a realizzare l’obiettivo di lasciare impronte umane sul Pianeta Rosso”.
Prerogative richieste per lavorare alla NASA
Si richiedono candidati qualificati, un pool eterogeneo di cittadini degli Stati Uniti, tra cui ingegneri, scienziati e medici. Quello che è richiesto è una laurea in ingegneria, scienze biologiche, scienze fisiche, informatico matematica, meglio se con un dottorato. Il candidato ideale deve poi avere alle spalle tre anni di esperienza professionale maturata nel suo ambito di studio, o in alternativa almeno 1000 ore come pilota di aerei jet. Per quanto riguarda la preparazione fisica, si richiede una vista perfetta, pressione nella norma e un’altezza tra 1,57 e 1,90 metri per stare nelle tute spaziali e negli alloggiamenti dei veicoli. È previsto un test di nuoto, esami clinici, colloqui di vario tipo e sessioni di orientamento prima dell’ultimo passaggio che porta all’assunzione. I dipendenti saranno sottoposti a un addestramento che durerà un paio di anni, con continui test e verifiche. E attenzione, secondo l’agenzia, gli americani che rispondono a questo profilo sono circa 3 milioni.
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