Prevedere un terremoto? La Nasa ha bisogno di te, mette in palio $25.000

Prevedere un terremoto? La Nasa ha bisogno di te, mette in palio $25.000

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Che relazioni ci sono tra gli impulsi elettromagnetici ed un sisma? Possono aiutare a prevedere un terremoto? Molti pensano che nei giorni che precedono un terremoto, accade qualcosa di strano al campo magnetico terrestre. Ci sono delle prove certe che dalla crosta del nostro pianeta vengono emessi degli impulsi elettromagnetici (EMP), e diventano via via più forti e frequenti prima che il terremoto inizi a colpire.

Ora la nuova sfida per la Nasa è dare una risposta con prove concrete a sostegno di questa teoria. Permetterebbe di avvisare in tempo coloro che si trovano lungo il percorso del sisma.

In sostanza alla Nasa dovranno rispondere alla fatidica domanda:

“si può prevedere un terremoto” con gli EMPS?

Per ora i ricercatori hanno cercato le cause nelle PGA frequenze distinte ultra-basse, provenienti dal terreno in prossimità degli epicentri dei terremoti registrando i dati nelle settimane precedenti gli eventi di moderate e grandi dimensioni.

Una delle teorie suggerisce che la frattura della roccia che compone la crosta terrestre, generi un impulso di carica elettrica che viaggia sulla superficie terrestre producendo così un piccolo cambiamento nel campo magnetico locale. Tuttavia, ci sono un certo numero di eventi naturali o artificiali, come le tempeste solari, un treno di pendolari, il traffico stradale, che possono mascherare un evento PGA o addirittura imitarlo con il rischio di associarlo ad un terremoto.

La ‘Ricerca delle Scosse‘ è la sfida lanciata dalla NASA che in due settimane cercherà di sviluppa di un algoritmo capace di individuare gli EMPs.

Alcuni ricercatori hanno suggerito che questi impulsi, provenienti dal sottosuolo in prossimità gli epicentri, potrebbero segnalare l’insorgenza di terremoti.

“Lo sviluppo di uno strumento affidabile capace di separare reali impulsi elettromagnetici provenienti dai terremoti dalla miriade di fonti naturali o artificiali che potrebbero indurre a pensare ad un sisma è la sfida più importante per noi”, ha dichiarato Craig Dobson, Scienziato della NASA a capo del programma a Washington. “Non vediamo l’ora di vedere in opera le idee innovative che usciranno dalla competizione che stà per partire per saperne di più su questo fenomeno così controverso.”

La sfida inizierà con la registrazione di Martedì ed i concorrenti sono invitati a presentarsi da Lunedi, 27 luglio alle 01:00 ET fino a Lunedi, 9 agosto a 01:00 ET. AI concorrenti saranno forniti i dati dei segnali elettromagnetici raccolti nei periodi di tre mesi provenienti da più sensori posti in prossimità di terremoti del passato. Saranno inclusi i dati di controllo senza i terremoti. I Programmatori avranno due settimane per sviluppare un nuovo approccio per estrarre i segnali ed identificare i potenziali precursori dei terremoti.

Coloro che sia singolarmente o in gruppo svilupperanno il metodo vincente, si aggiudicheranno un premio di $ 25.000.

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