Sprite, uno dei fenomeni che ultimamente ha richiamato l’attenzione pubblica è legato al cosmo. In sostanza il fenomeno conosciuto come “Spiritelli” produce nello spazio dei misteriosi bagliori luminosi di colore rosso. Delle striature in linee parallele che sembrano richiamare alla memoria una sorta di zampata sulla volta celeste. Che sia passato di li Wolverine il personaggio della serie X-man? Probabilmente no ma chi studia il fenomeno ha voluto vederci chiaro.
A fotografare gli sprite lo scorso 10 Agosto sono stati nientemeno che gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) sopra il cielo del Messico.
“A volte si possono osservare”, spiega Oscar van der Velde, dell’Università Politecnica della Catalunya “gruppi di sprite e raggiungere i 40-60 chilometri di altezza”
Una loro caratteristica è quella di alzarsi per 100 km sulla superficie terrestre, sopra le nubi temporalesche.
Questo fattore ha permesso agli studiosi di impostare una teoria abbastanza affidabile che vedrebbe i bagliori come una conseguenza dell’elettricità statica generata dagli stessi temporali.
Purtroppo chi confidava in altre cause alternative dovrà ricredersi e mettere da parte le idee legate agli UFO.
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