Guardian SismAlarm la tecnologia per prevedere il terremoto. Lista dei terremoti in Italia 1

Guardian SismAlarm la tecnologia per prevedere il terremoto. Lista dei terremoti in Italia

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Prevedere il terremoto è possibile? Sembrerebbe di no se il problema lo si affronta attraverso le metodologie classiche. Fortunatamente non tutti la pensiamo allo stesso modo ed è per questo che è nato il progetto Guardian SismAlarm un allarme casalingo che cerca di prevedere l’imminente arrivo del terremoto, uno dei fenomeni naturali tra i più catastrofici ed imprevedibili. Guardian SismAlarm è un dispositivo tecnologico venduto a circa 99 euro composto da un disco di plastica grande come un piattino ed alto 3 cm. La sua istallazione è abbastanza semplice, bastano infatti tre viti per fissarlo ad una parete di casa, inserire una batteria da 9 volt ed il gioco è fatto.

Da questo momento in poi sarà possibile rilevare le onde sismiche primarie ed addirittura potrà segnalare in anticipo l’arrivo dell’onda distruttiva del terremoto.

Ma questo oggetto quanto tempo prima riesce a prevedere il terremoto?

Il dispositivo ha un indice di previsione relativamente basso nel senso che vi avviserà solamente con qualche secondo di anticipo prima dell’imminente arrivo dell’onda sismica. Pochi secondi in questo caso sembrano pochi ma utili per cercare di trovare un riparo il più velocemente possibile.

Il tempo di anticipo non è fisso ma dipende essenzialmente dalla distanza dall’epicentro e dalle caratteristiche del terreno, elementi questi che determinano il tempo e la distanza tra le onde sismiche primarie, che ricordiamo, viaggiano nel terreno più velocemente, e quelle secondarie, più lente ma più distruttive.

Il dispositivo, grazie al suo accelerometro interno è infatti in grado di riconosce le onde sismiche primarie e una volta individuate fa suonare l’allarme più o meno forte a seconda del grado di pericolosità rilevato e contemporaneamente farà lampeggiare le luci di cui è dotato. Ma non è finita, al termine del sisma, cercherà di valutare i danni inflitti dal terremoto segnalando inclinazioni anomale della parete su cui è fissato.

L’idea, che per fortuna non abbiamo avuto modo di sperimentare nella pratica, è di una startup italiana, Guardian, e italiani sono la tecnologia, l’ingegnerizzazione, il design e la produzione.

L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico di tutta l’area del Mediterraneo. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, dal 1900 ad oggi sono state registrate in Italia 106 scosse di magnitudo superiore a 4.0 della scala Richter, di cui 60 solo negli ultimi 15 anni. E il quadro diventa ancora più allarmante se si considera che le zone a elevato rischio sismico sono il 44 per cento della superficie nazionale italiana (il 36 per cento dei comuni), dove risiedono circa 22 milioni di persone. In più, bisogna considerare che oltre il 60 per cento del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima del 1974, quando ancora non era obbligatorio rispettare i criteri antisismici adottati oggi.

E proprio per valutare che Sismalarm possa effettivamente essere uno strumento utile, l’Autorità Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti della società produttrice, a seguito di una segnalazione del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, accompagnata da alcune denunce di consumatori e imprese concorrenti.

“Al momento – si legge in una nota dell’Antitrust – la promozione di questo dispositivo avrebbe rilevanti carenze informative su caratteristiche essenziali dell’apparecchio (pubblicità ingannevole) : in particolare, sulla tecnologia impiegata e sull’effettivo vantaggio temporale di cui il consumatore beneficerebbe, prima del verificarsi dell’evento sismico”.

la pubblicità sembra indurre il consumatore a sentirsi “al sicuro” acquistando il prodotto: i messaggi veicolati sono privi dei necessari riferimenti alle caratteristiche dei forti terremoti che potrebbero colpire l’Italia, in cui il raggio di azione del fenomeno distruttivo è tipicamente limitato, con conseguenti tempistiche di allerta nulle, ovvero di pochi decimi di secondo o pochi secondi, nelle aree epicentrali in cui possono manifestarsi condizioni di pericolo per le persone.

Va inoltre agginto che la stessa casa costruttrice inserisce nel proprio manuale d’uso la seguente nota:

prevedere il terremoto
prevedere il terremoto

di cui la frase più inqiuetante è sicuramnte questa:
L’unità potrebbe non avere il tempo di allertare gli occupanti prima del verificarsi del sisma“.

Ad oggi questo oggetto sembrerebbe funzionare nel limite di 2 / 3 secondi di anticipo prima che si verifichi l’evento sismico a patto naturalmente che l’epicentro sia abbastanza lontano, altrimenti in tempo di reazione potrebbe essere così breve che il dispositivo non riuscirebbe ad identificarlo.

L’intenzione è sicuramente buona l’efficacia non altrettanto. Probabilmente il prodotto suscita l’interesse del pubblico, soprattuto di quello residente in aree geografiche sottoposte ad una frequenza sismica elevata ma ad oggi ci sembra che la sua tecnologia sia ancora troppo giovane ed allo stato attuale praticamente inservibile. Provate a pensare di essere sdraiati sul letto, magari svegli e con un libro in mano. In due secondi (tempo di lusso secondo il libretto delle istruzioni) cosa riuscireste a fare per salvarvi?

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