La stampante 3D in metallo è realtà, l’israeliana XJet promette di portare una piccola rivoluzione nel segmento, con la sua tecnologia NanoParticle Jetting. Al posto delle polveri troviamo delle vere e proprie cartucce di metallo liquido e la deposizione avviene con una tecnologia molto simile a quella delle comuni stampanti inkjet
L’israeliana XJet promette di portare una piccola rivoluzione nel segmento della stampa 3D in metallo, con la sua tecnologia NanoParticle Jetting. Al posto delle polveri troviamo delle vere e proprie cartucce di metallo liquido e la deposizione avviene con una tecnologia molto simile a quella delle comuni stampanti inkjet. L’oggetto viene infatti costruito strato per strato dalla testina, che ‘spara’ 221 milioni di goccioline al secondo, per una risoluzione verticale dello strato che può arrivare a 2 micron. Il segreto sta nel liquido di stampa, che è composto da particelle di metallo nanoincapsulate: in fase di stampa, con la camera a 300°C, il liquido evapora, lasciando solo lo strato di metallo. Con questa tecnologia è poi possibile utilizzare un secondo materiale per i supporti (del quale al momento non ci sono dettagli) in modo che siano ridotti al minimo anche i problemi di post trattamento dei pezzi, i quali potranno essere liberati dai supporti più facilmente. La tecnologia promette quindi bassissimi scarti, oltre che grande velocità: l’azienda dichiara di poter stampare in metallo cinque volte più velocemente della tecnologia a sinterizzazione laser di polveri metalliche.
Il video sotto mostra il funzionamento della stampante 3D in metallo
https://www.youtube.com/watch?v=9wiZUr6Ryow
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