“Non stare scalzo!” Questa è probabilmente una delle frasi che più hanno segnato l’infanzia di tutti, infatti se crescendo ci si abitua ad utilizzare pantofole e scarpe, ai bambini sembra piacere particolarmente quella sensazione di libertà che donano i piedi nudi. Un po’ per dimenticanza, un po’ per piacere personale, sono in tanti a camminare scalzi in casa, ma questa è davvero un’abitudine così nociva come tutti i genitori dicono ai propri bimbi? Come spesso accade, la risposta è “dipende”.
Prima di tutto bisogna considerare il tipo di terreno su cui si cammina, infatti fare quattro passi sulla spiaggia, immergendo i piedi nella sabbia e tastando la superficie incoerente e smossa da essa creata, non può assolutamente essere considerata una cattiva abitudine. Camminare invece su un pavimento piatto come quello di una casa non apporta alcun beneficio alla salute del piede o alla postura.
Lo specialista in ortopedia e medicina dello sport Fabio Lodispoto, in un articolo su Repubblica parla proprio di questo, aggiungendo però che questa abitudine aiuta i bambini a sviluppare i circuiti neuronali propriocettivi, rendendoli più coordinati e capaci nelle attività sportive, e specificando che bisognerà lasciarli liberi di carponare quando ancora non hanno imparato a camminare.
È inoltre necessario considerare altri fattori quando si decide di infilare delle scarpe ai piedi, in primis la temperatura. Se i vostri figli non ne vogliono sapere di utilizzare pantofole e ciabatte, ma il pavimento della vostra casa è sempre freddo, potreste cercare delle soluzioni specifiche. La prima a venire in mente per tenere i piedi caldi è quella delle calze antiscivolo, che solitamente sono scelte nella variante imbottita e calda per mitigare la temperatura quando i piccoli corrono in giro per casa. Vanno bene fino ad un certo punto, poiché avendole sempre addosso il piede può sudare e portare a un risultato opposto a quello desiderato, oltre al fatto che capita frequentemente che i bimbi camminino per casa e salgano poi sul letto senza togliersi le calze, il che non è esattamente igienico anche se avete passato tutta la giornata a pulire i pavimenti.
Per aggirare questo problema, spesso i genitori comprano delle ciabatte da bambino dalle forme più astruse, che ricordino personaggi di cartoni animati, simpatici animali e quant’altro. Spesso però queste calzature non hanno un supporto tale nella suola da permettere una corretta postura, inoltre possono essere difficili da indossare per un bimbo. La scelta migliore probabilmente è quella di prendere per i più piccoli delle ciabatte che si riescano ad indossare in modo facile e veloce, senza “far perdere tempo” al bimbo nelle sue corse frenetiche tra salotto e cameretta.
Se il vostro desiderio è invece quello di far assaporare ai vostri figli il gusto selvaggio del “barefoot”, ovvero del camminare a piedi nudi, anche fuori da casa, è bene scegliere con attenzione il posto adatto. Oltre alla temperatura ci si dovrà infatti preoccupare della sicurezza, è bene perciò scegliere dei luoghi incontaminati, in cui sarà pressoché impossibile imbattersi in rifiuti di qualsiasi genere, vetri rotti e quant’altro c’è di pericoloso. Camminare a piedi nudi su terreni scostanti può infatti aiutare a rafforzare le caviglie e dona una maggiore stabilità.
Come in ogni cosa esistono quindi pro e contro, bisogna solo imparare a riconoscere rischi e benefici e muoversi di conseguenza per tutelare la propria salute e quella dei propri figli.
Giovanna Trentadue
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