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Ologrammi 7D, quando l’illusione diviene reale

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Ologrammi 7D, la nuova frontiera della tecnologia capace di illudere lo spettatore di trovarsi a tu per tu con oggetti, forme, animali o personaggi di fantasia assolutamente reali.

Per ora uno dei primi palcoscenici in cui è stato possibile ammirare mostri marini, dinosauri, piloti spaziali e simili sono stati quelli di un centro commerciale di Dubai. Questa tecnologia ancora in fase sperimentale è stata ottenuta grazie a dei laser Blu 2.0 che proiettano le immagini nello spazio in 3D. I suoni provenivano da comuni casse montate intorno alla scena.

Forse i più delusi dallo spettacolo sono stati proprio i bambini quando hanno visto che non era possibile interagire con i personaggi che avevano avanti i quali venivano puntualmente attraversati dalle loro mani.

Certamente si trattava di una condizione illusoria creata appositamente per creare la giusta attrattiva ed ottenere una notevole cassa di risonanza soprattutto per il centro commerciale.

Come al solito qualcuno ha pensato che con una tale tecnologia sia stata impiegata per proiettare nel cielo astronavi e giochi luminosi tanto per rendere più confusionaria la situazione su fenomeno ufologico.

Ovviamente non essendo questo il tema dell’articolo ci limiteremo a riportare solo l’evento e qualche spettacolare video in cui viene mostrata tutta la potenza raggiungibile da una tecnologia che ricordiamo ancora è in fase di perfezionamento.

Fai click sulle immagini per vederle ingrandite

 

VIDEO GALLERY CON GLI OLOGRAMMI 7D

Show ad Dubai Mall con gli ologrammi 7D

https://www.youtube.com/watch?v=OjIPOKMTY5o

 

Fantastico test con gli ologrammi 7d i modellini appaiono reali e perfettamente sovrapponibili al nostro concetto di realtà

In questi video che mostrano la potenza della tecnologia a ologrammi 7d con lo spettatore letteralmente immerso in una nuova realtà qualcosa resta ancora da limare. Infatti, siamo ancora lontani dalla possibilità di toccare concretamente gli oggetti che si osservano intorno allo spettatore. Quest’ultimo infatti si limita a simulare la presenza di qualcosa intorno a se. Sarà compito di un hardware esterno aggiungere le figure e lo scenario immaginario e mescolarle con la telecamera puntata sul soggetto. Il risultato finale è visibile su un monitor esterno che in effetti come idea appare assimilabile ad una sorta di karaoke per immagini .

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