Teletrasporto fotonico. Un team di scienziati cinesi ha messo in comunicazione due fotoni a 97 chilometri l’uno dall’altro, sfruttando l’entanglement. È il primo passo verso l’internet quantistica
Quando si parla di teletrasporto viene subito in mente l’equipaggio dell’Enterprise che si fa scarrozzare qua e là per la galassia come se nulla fosse. Certo quella è fantascienza, ma la scienza ha comunque a che fare con fenomeni fisici molto simili.
Uno di questi è l’ entanglmenent quantistico, per cui due fotoni legati tra loro continuano a interagire anche dopo essere stati separati a lunghe distanze.
Teletrasporto fotonico come ci si è arrivati
Sfruttando queste caratteristiche, il team guidato dal fisico Juan Yin dell’University of Science and Technology di Shanghai ha teletrasportato due particelle a 97 chilometri di distanza.
Un nuovo record in questo campo – il precedente ammontava a soli 16 km – che segna un successo nello sviluppo delle tecnologie fotoniche.
Teletrasporto fotonico, come spiega l’articolo pubblicato in pre-print su arXiv.org, nell’arco di 4 ore, l’equipe di Yin ha teletrasportato ben 1.100 fotoni in una stazione sperimentale situata su un lago a 4mila metri di altitudine.
Teletrasporto fotonico, per farlo, gli scienziati hanno impiegato un laser della potenza di 1,3 Watt grazie a cui hanno trasferito informazioni quantistiche attraverso l’atmosfera.
Infatti l’entanglement non prevede tanto il trasferimento di materia da un punto allaltro dello Spazio, come avverrebbe per un teletrasporto alla Star Trek, bensì un passaggio di informazioni che riguardano lo stato quantistico dei fotoni.
Con l’unica differenza che lo scambio tra queste particelle non può avvenire facilmente all’interno di cavi in fibra ottica. Ecco perché Yin e i suoi colleghi hanno effettuato gli esperimenti utilizzando un laser da atmosfera.
Come precisa New Scientist, il legame di entanglement tra i fotoni impiegati da Yin fa sì che al variare delle condizioni di una delle due particelle anche l’altra cambi in stretta relazione alla prima.
Sfruttando questo fenomeno di sincronizzazione a distanza è possibile generare dei qubits, ovvero pacchetti di informazioni che potrebbero costruire l’unità base di una nuova Internet quantistica.
Non a caso, il prossimo passo degli scienziati cinesi sarà proprio quello di sviluppare un sistema di trasmissione satellitare.
A quel punto, i computer e le tecnologie delle telecomunicazioni farebbero un salto quantico mai visto prima.
Lorenzo Mannella
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